Il Modello delle Cinque Dita
Come dare forma a una storiaIl modello delle cinque dita è un modo pratico per costruire una storia, dall’inizio alla fine. Funziona bene con racconti brevi, fiabe, sceneggiature, ma si può usare anche per storie più complesse. Ogni dito rappresenta un momento importante: si parte dalla situazione iniziale, si passa al desiderio del protagonista, si affronta un ostacolo, si arriva a un momento chiave e si chiude con un cambiamento.
Si comincia dal pollice, che corrisponde all’apertura: chi è il protagonista, dove si trova, in che periodo si svolge tutto. Bisogna dare subito un’idea chiara di chi stiamo seguendo. Il personaggio deve avere qualcosa che lo renda riconoscibile, anche solo un piccolo obiettivo all’inizio. Il luogo e il tempo contano: scegliere un contesto preciso aiuta a rendere tutto più credibile. Prendiamo Harry Potter: un bambino solo, vive in un angolo di casa, non viene trattato bene. In poche righe capiamo chi è e cominciamo a seguirlo.
L’indice rappresenta quello che il protagonista vuole. Può essere qualcosa di concreto, oppure qualcosa di meno evidente, come il bisogno di essere libero, accettato o capito. Spesso all’inizio non è chiaro nemmeno a lui. In Cenerentola, lei vuole andarsene da una vita che non ha scelto. In Spider-Man, Peter vorrebbe solo una vita normale. Questo desiderio lo spinge ad agire e dà il via a tutto.
Il medio, che è il dito centrale, rappresenta l’ostacolo. Qui arriva il problema. Se tutto andasse liscio, non ci sarebbe nulla da raccontare. Il problema può venire da fuori o nascere dentro il personaggio. L’importante è che cresca con la storia e lo metta davvero alla prova. In Il Re Leone, Simba se ne va per evitare la sua responsabilità. In La Bella e la Bestia, Belle si trova lontana da casa, in un posto che non ha scelto. Questo passaggio è quello che tiene in piedi la storia.
L’anulare è il momento della svolta. Succede qualcosa che cambia la direzione. Il protagonista prende una decisione, affronta una prova, capisce qualcosa. È un punto centrale. In Il Signore degli Anelli, Frodo arriva alla fine, ma non riesce a finire da solo. In Star Wars, Luke sceglie di agire in modo diverso da come era stato spinto fino a quel momento. Da qui in poi, niente torna più com’era prima.
Il mignolo rappresenta la fine. Qui si vede cosa è successo al protagonista. È cresciuto? Ha capito qualcosa? Ha ottenuto ciò che cercava? A volte sì, a volte no. Magari ha scoperto che quello che voleva non era così importante. In Matrix, Neo prende consapevolezza di sé. In Breaking Bad, Walter cambia completamente. L’importante è che qualcosa sia cambiato.
Questo metodo aiuta a non perdere di vista il centro della storia: il personaggio e il suo percorso. Serve a non restare fermi, a far succedere cose che abbiano peso. Se hai un’idea in testa, partire da qui può aiutarti a darle forma senza perdersi.